C’era una volta una bambina che si chiamava Pastrocchia, perché era sempre tutta sporca e sempre piena di macchie. Ogni due per tre Pastrocchia doveva fare il bagno, insieme al suo cagnolino Zozzolo, anche lui sempre zozzo.
Autrice è Annie M.G. Schmidt, una delle scrittrici più famose dei Paesi Bassi per i suoi libri dedicati ai bambini. Il suo percorso professionale è legato sin dagli anni ’50 all’illustratrice Fiep Westendorp, con la quale ha creato tanti personaggi iconici e amatissimi, tra i quali Jip e Janneke e Pluk, arrivati in Italia grazie alla casa editrice Lupoguido. Qui, invece, dobbiamo ringraziare Il gioco di leggere per aver condiviso questa perla della letteratura nordica.
È un albo illustrato divertentissimo, perfetto per la fascia di età dai tre anni in su. I 6 capitoli che portano la data 1973 sono brevi, scritti in modo ordinato e chiaro, di facile lettura e immediata comprensione. Mi piace l’inizio:
“C’era una volta…”
Proprio come nelle belle favole di principesse, principi, fate… e invece
“C’era una volta una bambina che si chiamava Pastrocchia, perché era sempre sporca e piena di macchie”.
Cosa farà di tanto interessante? Chi sarà il suo compagno di avventure?
È un cagnolino che, non può chiamarsi che Zozzolo, perché anche lui è sempre zozzo!
Pastrocchia è una bimbetta paffutella, occhi piccoli e furbi, un simpatico nasino all’insù, capelli rosso castano a caschetto sempre arruffati, un vestitino azzurro, corto con un fiocco color ciclamino ai fianchi a mo’ di cinturina, le calze dello stesso colore e un paio di scarpette nere che quando ero piccola io, venivano chiamate “alla Cenerentola”. Zozzolo è molto buffo, pelo nero e corto, ispido, la testona sproporzionata rispetto al corpo, il muso completamente ricoperto da lunghi peli che lasciano a malapena intravedere gli occhietti.
Cosa ha di particolare Pastrocchia?
“… non riusciva mai a rimanere pulita per più di mezz’ora e le sue trovate finiscono per farle combinare dei disastri… uno dietro l’altro!”.
Quando combina i suoi innumerevoli pasticci, non lo fa per cattiveria. Le sue azioni sono mosse da buone intenzioni come quando partecipa al matrimonio della vicina che va all’altare con un abito bianco “a strisce nere” o vuole preparare la pappa al pomodoro per la mamma malata…
… o va a fare visita alla zia Teresina per il suo compleanno, tutta sporca di fango per aver voluto raccogliere un bel mazzolino di fiori da regalarle.
Nel racconto intitolato “Tutti pelati” Pastrocchia col suo comportamento innocente riesce anche a convincere i suoi compagni ad imitarla. Non è lei a chiederlo ma tutti si fanno tagliare i capelli a zero come lei e Zozzolo, semplicemente per sentire un bel freschino! Alla fine i bambini si guadagnano il gelato che la mamma all’inizio della vicenda, aveva negato a Pastrocchia.
Nonostante Pastrocchia si trovi coinvolta in situazioni caotiche disastrose, alla fine di ogni avventura tutto va a buon fine e la piccola riceve lodi ed apprezzamenti persino dal sindaco del paese.
“Ma chi c’era lì sulla porta? Il sindaco”.
«“Pastrocchia è stato molto coraggiosa disse”» .
Come in tutte le sue creazioni, anche in questo albo l’autrice mette in discussione le norme sociali e valorizza principi come l’autonomia e l’inventiva. Per questo e per altri motivi, Annie M.G. Schmidt ha segnato profondamente il panorama della letteratura per l’infanzia, ricevendo numerosi riconoscimenti tra cui il prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1988.
Le illustrazioni di Fiep Westendorp sono caratterizzate da linee pulite e ben definite. Questo stile semplice ma efficace permette di comunicare espressioni e movimenti in modo chiaro e immediato, rendendo le immagini facilmente comprensibili e accattivanti per i bambini.
Esse non hanno sfondi, perché l’attenzione del piccolo lettore deve rimanere concentrata sui personaggi che si incontrano, in particolare su Pastrocchia e su Zozzolo.
I colori utilizzati sono vivaci e allegri, contribuendo a creare un’atmosfera giocosa e coinvolgente.
La protagonista mi ricorda tanto mia figlia Anna che quando la si perde d’occhio, nell’intento di fare i suoi lavoretti, imbratta i suoi abiti ed anche ciò che le sta intorno. Quando però poi la vedo arrivare con quegli occhioni soddisfatti e quel viso felice… addio sgridate! Bisogna sempre incoraggiare la creatività!
Titolo: Pastrocchia
Autore: Annie M. G. Schmidt (testo) – Fiep Westendorp (illustrazioni)
Editore: Il Gioco di Leggere – https://www.ilgiocodileggere.it/
Anno di pubblicazione: 2021
Categoria: Albi illustrati
Età consigliata: Dai 3 anni