La cosa nera non parla, ma si fa capire benissimo, ed è invisibile a tutti fuorché a lei.
Libro vincitore del Premio Andersen 2024 – Categoria Miglior Albo illustrato
Scritto ed illustrato da Kiyo Tanaka, uscito in Giappone nel 2018, questo albo ha vinto in patria vari premi tra i quali il Premio Shogakkan ed il Japan Picture-book Award. Dal 2023, grazie a Topipittori lo possiamo trovare in tutte le librerie italiane.
È la storia di un’amicizia nata tra una bambina ed una strana creatura nera che non parla ma si fa intendere a meraviglia con i suoi sguardi e i suoi gesti gentili.
La storia è raccontata in prima persona dalla bambina che la nota per la prima volta tornando a casa da scuola… è una strana cosa che ha vagamente forme umane, tutta nera con una testa enorme, sproporzionata rispetto al corpo e due enormi occhi. Sta seduta sopra il muro che costeggia la strada e guarda la bimba che a sua volta non ha paura di lei, non si chiede nemmeno cosa sia, ma incuriosita, si domanda solo cosa stia facendo.
Il giorno dopo la rivedrà alla fermata dell’autobus, poi seduta tra i bonsai di una fioreria.
Nessuno dei passanti nota la cosa nera.
«“La fiorista sembrava non vederla”» .
È visibile solo a lei, è tutta per lei, sia i piccoli che gli adulti non percepiscono la sua presenza. La curiosità ed il coraggio prendono il sopravvento sui dubbi e spingono la piccola protagonista a chiedere alla cosa nera cosa stesse facendo e poi la segue lungo una viuzza deserta.
Attraverso l’apertura di una vecchia staccionata entrano in un giardino segreto, un luogo meraviglioso dove l’aria profuma di fiori e di erba. La casa della cosa nera è circondata da un prato rigoglioso e curato, con tanti fiori di tutti i tipi: iris, ortensie, violette, digitali, felci, campanule…
La cosa nera apre le grandi porte scorrevoli e fa entrare la bambina nella sua dimora, le offre un tè…
… e cortesemente la invita ad entrare in un armadio arrampicandosi su una sedia, poi
«“La cosa nera chiude la porta.
Tutto diventa buio.
La cosa nera chiude gli occhi.
Li chiudo anch’io.
Poi sento il soffio leggero del vento”» .
Insieme escono da un abbaino e si ritrovano in un luogo magico e misterioso, attraversato da radici, con alberi dai quali rami scendono lunghe liane e dove si accendono piccoli insetti luminosi e vivono minuscoli animali, dai topolini, alle farfalle, ai ragni, alle lucertole con i quali giocare e divertirsi. È un mondo buio ma non è spaventoso anzi, è confortevole, accogliente e rilassante.
C’è pure una montagna calda e morbida sulla quale ci si può arrampicare. È così bello restare che
«“Insieme, ci addormentiamo al calduccio di una soffice pelliccia”» .
Così, dolcemente accoccolata, la bambina sogna la mamma. Il momento di ritornare alla realtà è però arrivato, la cosa nera apre la porta dell’armadio e la fa uscire. Attraverso il giardino la accompagna fino alla staccionata e prima che la bambina esca, le regala un profumatissimo fiore, quel fiore che la cosa nera poco prima non aveva strappato dal suo giardino ma con rispetto e con cura, aveva tagliato con le forbici.
Chi c’è in strada ad aspettare la piccola?
Perché quando chiude gli occhi e si addormenta su quella calda pelliccia, la bambina sogna proprio la mamma? Forse perché non c’è e le manca perciò quel caldo, soffice pelo le ricorda i suoi teneri abbracci?
Kiyo Tanaka con questo libro ci introduce con naturalezza nell’universo infantile dove molti bambini si creano un compagno segreto col quale sono in totale sintonia e che non desiderano condividere.
Leggere queste pagine così delicate assieme ai piccoli è anche un modo per aiutarli a non avere paura del buio. Spesso, infatti, essi si immaginano che nell’oscurità ci siano mostri, creature cattive, rifiutandosi così di stare da soli. Perché non presentare loro un mondo come quello della cosa nera, animato di lucine ed animaletti pronti a far festa, dove ci si può abbandonare a corse e giochi?
La protagonista del libro non ha un nome proprio forse perché inpersona un po’ tutti noi, con le nostre incertezze e la volontà di reagire in qualche modo.
La cosa nera, pur essendo un’entità viva, viene scritta con le iniziali a lettere minuscole, forse perché può rappresentare diversi stati d’animo: la tristezza, la paura interiore, l’immaginazione…
Il testo è stringato ed efficace, la storia minima, le immagini sono eleganti e precise nei dettagli, sapientemente studiate per definire con precisione gli spazi e i momenti della narrazione.
La tecnica usata dall’artista è l’incisione su lastre di rame, detta incisione calcografica a puntasecca che richiede molto impegno e tempo.
Penso, infine, che Kiyo Tanaka con questo suo volume abbia voluto rivolgersi anche a noi adulti invitando a guardarci nel profondo di noi stessi e poi ad uscire dall’armadio con una visione più positiva e precisa di quella che ci sta intorno.
Titolo: La cosa nera
Autore: Kiyo Tanaka (testo ed illustrazioni)
Editore: Topipittori – sito internet: https://www.topipittori.it/it
Anno di pubblicazione: 2023
Categoria: Albi illustrati
Età consigliata: Dai 5 anni