Eva Montanari è nata a Rimini nel 1977 a pochi minuti dal mare e sin da bambina ha sentito forte la passione per le storie e le immagini, passione che l’ha portata a diventare un’autrice e illustratrice riconosciuta a livello internazionale. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Riccione e l’Istituto Europeo di Design a Milano, ha pubblicato i suoi libri in vari paesi, tra cui Italia, Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Giappone, Taiwan e Francia, con traduzioni in numerose altre lingue.
Eva ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti ed ha esposto le sue opere in importanti fiere e mostre internazionali come la Bologna Children’s Book Fair, l’Original Art della Society of Illustrators di New York, la Mostra Internazionale di Illustrazione di Sarmede, Ilustrarte in Portogallo e molte altre.
Lavora con tecniche tradizionali come matite, gessi, colori a olio e tempere acriliche e ama creare sculture polimateriche. Accanto alla sua attività artistica, da oltre quindici anni tiene corsi e laboratori di illustrazione per adulti e ragazzi in Italia e all’estero.
Ti ho conosciuta tanti anni fa, durante un pomeriggio passato a passeggiare in un mercatino al mare, proprio vicino a Rimini. Tra tanti libri, una copertina in particolare catturò subito la mia attenzione: era Giochi di Streghe Giochi di Fate, pubblicato nella sua prima edizione italiana da Kite Edizioni nel 2007.
E qui facciamo la conoscenza di Clotilde:
“Che non ha neanche una stella per essere una fata.
E un cappello troppo appuntito per essere una strega.”
La storia racconta di una bambina che non può unirsi né alle fate né alle streghe, interpellata solo per fare da giudice nelle loro infinite gare.
Finché un giorno, scalando la piramide di streghe e fate, evoca una magica pioggia di stelle che le rende tutte più simili e felici.
Questo libro è davvero straordinario: le tavole, avvolte in colori vibranti, sono animate da un movimento vorticoso che invita il lettore a scoprire ogni dettaglio.
In questo racconto, esplori il tema della diversità e dell’emarginazione attraverso un mondo fantastico. Quali aspetti di queste tematiche ti hanno ispirata a raccontarle con un tocco fiabesco e magico, e cosa speri che i giovani lettori possano cogliere da questo viaggio?”
Come racconto in varie occasioni, spesso le mie storie non nascono dalla volontà di sviluppare un “tema” ma dalle stesse immagini.
Spesso sono proprio loro a suggerirmi un percorso narrativo.
A volte il contenuto profondo della storia emerge in modo quasi inaspettato e quello che lascia ad ogni lettore credo sia diverso e personale.
In un’intervista hai raccontato che i tuoi genitori gestivano una pasticceria: se il tuo stile avesse un sapore, quale sarebbe? Come descriveresti le tue illustrazioni attraverso il gusto: dolce, speziato, amaro, o magari frizzante?
La dolcezza e la tenerezza che spesso ispirano i miei personaggi, sopratutto i più piccoli, credo sia un loro carattere distintivo.
Quando vogliono, sanno anche pestare i piedi, però.
Lo spazio creativo è un luogo intimo per ogni artista, quasi un’estensione di sé. Se il tuo studio potesse raccontare qualcosa di te e del tuo processo creativo, cosa direbbe?
Ma che confusione!
Non ti accorgi che se sistemassi ogni giorno troveresti quello che cerchi con più facilità?
Durante il Festival ‘Autori in città’, hai letto Chissà com’è, incantando i bambini con la tua lettura ad alta voce e coinvolgendoli in laboratori creativi. La tua capacità di conquistare la loro attenzione e trasformare la fantasia in piccole opere d’arte è straordinaria. Cosa ti porti a casa da questi incontri?
Leggi la nostra recensione del libro “Chissà com’è” qui: https://sunflowersroad.com/chissa-come/
Amo la libertà dei disegni dei bambini, specie quando sono piccoli e non hanno paura del giudizio, né di sbagliare.
Li invidio molto, ho tanto da imparare dalla loro spontaneità.
Eva Montanari alla Libreria Pel di Carota di Padova, in occasione del festival “Autori in città 2024”
C’è un primo disegno d’infanzia che ti ricordi con affetto e che, in qualche modo, ti ha indicato la strada verso il mondo dell’illustrazione?
Da bambina ne facevo così tanti che non saprei indicarne uno con esattezza.
Disegnavo le immagini delle storie che scrivevo, di altre storie o canzoni degli anni ’60 e fiabe sonore che sentivo nel mangianastri.
Mi ricordo che disegnavo i miti greci e i personaggi dei cartoni animati alle prese con nuove avventure.
Ogni illustratore ha un suo piccolo rituale o un segreto che lo aiuta a entrare nel “mood creativo”. C’è chi accende una candela per creare l’atmosfera giusta, chi ascolta musica nelle cuffie per trovare la giusta concentrazione. Qual è il tuo modo speciale per aprire le porte della creatività?
Di solito perdo un po’ di tempo prima di cominciare.
Naturalmente non ne sono consapevole e me ne rendo conto solo quando guardo le lancette dell’orologio.
Da pochi giorni, le incantevoli tavole del tuo libro più recente, Mi piace!, sono in mostra alla 42ª edizione della Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia ‘Le Immagini della Fantasia’.
Il protagonista del libro è Sandy, la vivace gazza che fin dai suoi primi giorni nel nido sembra affascinata da tutto, ma ben presto si stufa di ogni cosa… fino a quando non incontra un gruppo di artisti dell’assemblaggio. Da loro, scopre un talento speciale: reinterpretare il mondo con creatività, riutilizzando oggetti comuni per dar vita a sorprendenti opere d’arte. Puoi raccontarci com’è nata l’idea di presentarci questo personaggio?
Per me la gazza Sandy rappresenta quei bambini occidentali e fortunati che sono circondati da così tanti stimoli da non prestare troppa attenzione agli oggetti che posseggono.
Se ne stancano in fretta, per passare al desiderio seguente.
L’idea di farle incontrare gli uccelli giardinieri mi è venuta mentre leggevo tutt’altro: mi ero appassionate alle storie di corteggiamento fra gli animali.
E il creativo comportamento di questi uccellini che creano vere e proprie gallerie d’arte per sedurre le compagne mi ha fatto scattare la scintilla.
Leggi la nostra recensione del libro “Mi piace…” qui: https://sunflowersroad.com/mi-piace/
Apriamo insieme il cassetto dei sogni di Eva: se potessi collaborare con un personaggio amato della tua infanzia – un eroe di carta, un personaggio iconico o persino un artista che hai sempre ammirato – chi sceglieresti? E quale progetto, magico o avventuroso, ti piacerebbe creare insieme a lui?
Tengo i sogni e la testa sempre alta perché ricordo fin troppo bene com’è andata alla protagonista della fiaba “La ricottina”.
In famiglia ne abbiamo riso spessissimo.
E temendo che abbassando il capo per rispondere la ricotta dei sogni possa spappolarsi a terra, salto cortesemente alla prossima domanda!
Un’ultima curiosità: potresti consigliarci un libro di letteratura per l’infanzia che, secondo te, è assolutamente irrinunciabile per una libreria? Quale storia pensi che ogni bambino dovrebbe avere la possibilità di scoprire e perché ha lasciato un segno speciale in te?
I libri di Astrid Lindgreen, in particolare Il libro di Bullerby.
Ringraziamo Eva e vi invitiamo a seguirla visitando:
il sito internet: https://www.evamontanari.com/
la pagina Instagram: https://www.instagram.com/evamontanari_illustration/
la pagina Facebook: https://www.facebook.com/evamontanariartist/?locale=it_IT
Ringraziamo la Libreria Pel di Carota di Padova che ci ha ospitato
http://www.peldicarota.it/
https://www.instagram.com/peldicarotalibreria/
https://www.facebook.com/p/Pel-di-carota-Libreria-per-ragazzi-100063518891595/
Ringraziamo Kite Edizioni
https://www.kiteedizioni.it/
https://www.facebook.com/kite.edizioni
https://www.instagram.com/kite_edizioni/
Per info sulla 42esima edizione della Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia ‘Le Immagini della Fantasia’, visitate le pagine:
https://fondazionezavrel.it/le-immagini-della-fantasia-42/
https://fondazionezavrel.it/personalita/eva-montanari/
Leggi la nostra recensione del libro “Chissà com’è” qui: https://sunflowersroad.com/chissa-come/
Leggi la nostra recensione del libro “Mi piace…” qui: https://sunflowersroad.com/mi-piace/