Le cose che passano


Nella vita sono molte le cose che passano. Si trasformano, se ne vanno.


In un mondo frenetico, dove i bambini vengono spesso travolti da emozioni difficili da decifrare, il libro Le cose che passano di Beatrice Alemagna si propone come un rifugio poetico e rassicurante. Pubblicato in Francia nel 2019 con il titolo originale Les choses qui s’en vont, è stato immediatamente tradotto in italiano e accolto con entusiasmo da lettori di ogni età, confermando il valore profondo del suo messaggio.

L’autrice e illustratrice, già nota a livello internazionale per il suo stile delicato e profondamente umano, ci guida attraverso un viaggio visivo e concettuale che esplora la transitorietà delle cose. Ma ciò che rende quest’albo straordinario non è solo il contenuto, bensì la forma: un’idea ingegnosa, quasi teatrale, che trasforma ogni doppia pagina in un piccolo palcoscenico del cambiamento.

L’utilizzo della carta da lucido, posta tra due pagine illustrate, è una trovata tanto semplice quanto potente. Questo foglio trasparente, su cui appare l’elemento che provoca il cambiamento, consente al lettore di osservare il “prima” e il “dopo” di una situazione in modo dinamico. Un gesto semplice, come girare una pagina, diventa metafora visiva del tempo che passa e delle cose che si trasformano.

L’uccellino che si posa e poi vola via è immagine perfetta di una presenza lieve, ma fugace.

La narrazione non si limita a osservare i mutamenti esteriori. Le frasi chiave, che ho voluto evidenziare, aprono spiragli su riflessioni interiori.

Questa frase, a mio avviso, racchiude un significato profondo che va ben oltre il semplice riferimento fisico. È un messaggio simbolico ed emotivo: anche le ferite interiori come la tristezza, la delusione o il dolore, con il tempo si attenuano, e anche se può rimanerne qualche traccia, è possibile andare avanti. Un messaggio dolce e rassicurante, capace di confortare sia i bambini che gli adulti.

Sono immagini che trasmettono una sensazione di leggerezza e serenità. Parole che infondono sicurezza, ricordandoci che anche i momenti difficili hanno una fine, e che la tristezza, prima o poi, passerà.

Un’illustrazione dolcissima. Possiamo immaginare il bambino rannicchiato nel suo lettino, con gli occhi spalancati nel buio della sua cameretta, minacciato da quella figura informe e spaventosa. Basta girare il foglio di carta da lucido, e il mostro svanisce: il bambino ora dorme sereno. È un’immagine che ci ricorda come alcune paure, così come certi cambiamenti, si dissolvano con il tempo, indipendentemente dal nostro impegno, perché il mutamento spesso segue vie che non possiamo controllare.

Il libro però non ignora la realtà: ci sono cambiamenti che accadono al di là del nostro controllo, come cadono le foglie o si perdono i denti da latte, nonostante le cure. Eppure anche qui, Beatrice Alemagna trova un modo per trasformare l’accettazione in leggerezza.

Questa illustrazione mi ha strappato un sorriso: i capelli che incorniciano il viso della ragazza, una volta girato il foglio trasparente, si trasformano nei baffi folti e curati di un giovane uomo, fiero del suo aspetto. Un’idea originale e divertente che invita alla riflessione. Secondo me, Beatrice Alemagna ha scelto volutamente di mantenere il sorriso della ragazza immutato, per comunicarci che dobbiamo accettarci e sentirci accettati, senza compromettere l’identità o la gioia di vivere, anche quando il nostro aspetto fisico cambia.

L’autrice qui racconta la possibilità di reagire. Il cambiamento non è solo qualcosa che subiamo, ma anche qualcosa che possiamo scegliere di affrontare. La polvere metaforica delle emozioni scomode può essere scacciata con la volontà e la determinazione.

E poi si arriva al cuore pulsante del libro, il punto in cui la narrazione lascia spazio all’eternità.

L’amore della mamma. Una presenza assoluta, costante, che avvolge e sostiene. Quegli abbracci teneri e forti, lunghi e intensi, che solo lei sa dare. Abbracci di cui, da madre di tre bambine, godo profondamente e a cui mi abbandono ogni volta che mi stringono, nei momenti di gioia come in quelli più difficili.

Il linguaggio visivo, poetico e delicato, amplifica questo messaggio senza bisogno di spiegazioni complesse. Le illustrazioni, con i loro colori decisi, parlano una lingua universale che i bambini colgono con spontaneità e gli adulti con nostalgia.

Beatrice Alemagna ci offre, con questo albo, un’esperienza sensoriale, emotiva e riflessiva. Le cose che passano non è solo un libro da leggere, ma un oggetto da vivere, sfogliare, toccare. È un invito a imparare, fin da piccoli, a lasciare andare con dolcezza.

Un consiglio? Regalate questo libro non solo ai bambini, ma anche a chi sta attraversando un momento di passaggio. Perché, in fondo, questo libro parla a chiunque abbia mai avuto paura che qualcosa finisse. E ricorda, con delicatezza, che c’è sempre qualcosa che resta.


Titolo: Le cose che passano
Autore: Beatrice Alemagna (testo ed illustrazioni)
https://www.facebook.com/beatrice.alemagnahttps://www.instagram.com/beatricealemagna/
Editore: Topipittori – sito internet: https://www.topipittori.it/it
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Anno di pubblicazione: 2019
Categoria: Albi illustrati
Età consigliata: Dai 4 anni


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