Davide Calì, nato a Liestal, Svizzera, e cresciuto in Italia, è una figura poliedrica nel mondo della narrazione e dell’illustrazione. La sua carriera è iniziata nel mondo delle fanzine e si è sviluppata attraverso la collaborazione con il settimanale Linus. Oggi è conosciuto a livello internazionale come autore di oltre cento libri per bambini, ragazzi e adulti, tradotti in più di 30 lingue. I suoi libri sono pubblicati prevalentemente in Francia, Stati Uniti e Italia, le sue storie brevi trovano spazio anche in diversi magazine per bambini.
Oltre a scrivere, Calì si occupa di fumetti, illustrazione, game design e lavora come art director e agente letterario. Parallelamente, insegna in varie istituzioni, tra cui il MiMaster di Milano, Ars in Fabula di Macerata e lo IED di Torino e tiene corsi in diverse città estere. Le sue riflessioni e articoli appaiono regolarmente su piattaforme specializzate come Frizzifrizzi e Robadadisegnatori.
Fino ad ora, i miei incontri con Davide Calì si erano limitati a rapidi autografi su alcuni suoi libri, tra le lunghe code alle fiere del libro e del fumetto. Poi ho avuto l’occasione di assistere al suo reading “Uno spicchio di limone” presso la sede di Kite Edizioni a Padova. Durante l’evento, ha dichiarato di non aver mai sperimentato il blocco dello scrittore, e come dargli torto, considerando la vastità della sua produzione letteraria, non solo in Italia, ma anche all’estero.
Quella volta ho portato con me Alice, la mia figlia tredicenne. Sono rimasta colpita dalla capacità di Davide di creare storie in grado di affascinare lettori di ogni età, grazie a un perfetto equilibrio tra umorismo, sensibilità e profondità.
Se dovessi presentarti con cinque parole, quali useresti per descrivere chi è Davide Calì?
Ah, non sono bravo in questi giochi. Forse… vediamo:
1) Scrivo
2) Perché
3) Sennò
4) Mi
5) Annoio.
Parliamo dei tuoi inizi: hai iniziato come fumettista, lavorando stabilmente come autore e disegnatore. Qual è stato il primo libro che ha segnato l’inizio della tua carriera nel mondo della letteratura per l’infanzia? E com’è nata quella storia?
Il primissimo libro si intitolava Il signor Pinoli vuole un cappello nuovo. In realtà, era una serie di cinque libri, in cui il signor Pinoli di volta in volta faceva una dieta rigidissima o una vacanza disastrosa. Era un personaggio buffo e un po’ sfortunato, ma alla fine era sempre contento.
Però è rimasto nel cassetto, come si dice, insieme a tante altre storie che non sono state pubblicate.
Con oltre 100 pubblicazioni all’attivo, c’è un libro che occupa un posto speciale nel tuo cuore?
A dirti la verità no. Scrivo perché mi viene in mente una storia, e lì per lì sono contento. Poi sai, la storia diventa un progetto e il progetto un lavoro. Su una storia che ho scritto in 15-20 minuti, ci si lavora circa un anno. Quando il libro finalmente esce, ovviamente mi fa piacere, ma io sono già proiettato ad almeno 10 libri dopo! Diciamo che il mio libro preferito è sempre il prossimo.
Il venditore di felicità (Kite Edizioni) – Un tempo per ogni cosa (Kite Edizioni) – Rododendro (Kite Edizioni)
Lo scrittore (Kite Edizioni) – Non ho fatto i compiti perché… (Franco Cosimo Panini)
Nel libro “Chiedi a tuo padre“, edito da Corraini nel 2020, affronti in modo divertente le domande imbarazzanti e i piccoli problemi quotidiani tra adulti e bambini. Quando eri bambino, cosa rispondevi alla classica domanda: “Cosa vuoi fare da grande?”. Ricordi cosa sognava il piccolo Davide?
Chiedi a tuo padre (Corraini Edizioni)
Volevo fare fumetti o in alternativa cartoni animati. C’è stato un periodo, intorno alla quinta elementare, in cui ho fantasticato di fare il cuoco (e non so dirti bene perché, non è che cucinassi. Mi sono avvicinato alla cucina un po’ dopo). Alle medie, quando cominciano a chiederti di pensare seriamente a cosa vorrai fare, immaginavo che forse sarei potuto essere un giornalista, perché mi piaceva scrivere i temi di italiano e l’idea di viaggiare. Alla fine, ci sono andato abbastanza vicino:
ho fatto e faccio fumetti, cucino, scrivo e viaggio molto.
Viaggi spesso per il tuo lavoro. Ci racconti la tua ultima esperienza all’estero? Hai scoperto libri o autori che ti hanno colpito particolarmente durante questo viaggio?
Sono appena tornato dal salone di Suwon, in Corea. Il mio primo viaggio in Corea è stato solo un paio di mesi fa, per un tour di 10 giorni, in cui ho incontrato molti fan. Desideravo andare in Corea da anni e quindi sono molto felice dell’occasione che ho avuto di andare e di tornarci già a novembre. Durante il viaggio ho conosciuto un sacco di editori e anche diversi autori e sono tornato con la valigia piena di libri! La Corea è un mondo tutto da scoprire e ho un progetto in corso per farvi conoscere un po’ di cose. Ma ve lo racconterò più avanti.
Se dovessi scegliere tra gli autori e i grandi classici della letteratura per l’infanzia, quali sono quelli che ti hanno ispirato di più?
Indubbiamente devo molto a Tomi Ungerer, ma anche David McKee, Tony Ross, Satoshi Kitamura, Raymond Briggs, Antony Browne. E poi Babette Cole, Colin & Jackie Hawkins. Tra gli italiani: Chiara Rapaccini, Silvana Gandolfi e Gianni Rodari. Tra i classici non per bambini: Isaac Asimov, Stephen King, Italo Calvino, Dino Buzzati e Mark Twain. Tra i fumettisti: Jacovitti, Andrea Pazienza, Horacio Altuna.
Non tutti mi hanno lasciato qualcosa nella scrittura, ma sono i primi che ho molto amato e che mi hanno spinto a scrivere, quindi penso di essere in debito con ciascuno di loro.
So che tieni corsi e workshop molto apprezzati, e organizzi anche laboratori creativi per i più piccoli, coinvolgendoli in attività di scrittura e illustrazione. C’è un tema che non hai ancora affrontato e che vorresti proporre nel prossimo laboratorio?
Sicuro! Vorrei fare un workshop solo su fiscalità e diritto. Gli autori e gli illustratori in queste materie sono delle pigne, non sanno mai niente! E io sono stufo di fare il commercialista e l’avvocato gratis!
Davide Calì al festival “Autori in città 2024” presso la libreria Zabarella a Padova.
Se potessi tornare bambino per un giorno, quale dei tuoi libri ti piacerebbe leggere e perché?
Non saprei. Molti dei libri che avevo da bambino li ho ancora! Forse rileggerei un grande cartonato di Beetle Bailey, di Mort Walker, che invece non ho più.
C’è un illustratore o un’illustratrice con cui non hai ancora collaborato ma con cui ti piacerebbe lavorare?
Certo, ce ne sono diversi. Per esempio Chris Haughton. Ci conosciamo, e so che gli piace il mio lavoro, ma so anche che lavora da solo. Mi piacerebbe fare qualcosa anche con Jon Klassen o con Klaas Verplancke. Se invece potessi scegliere un fumettista per adulti, allora ti direi: Mike Mignola oppure Milo Manara.
Se uno dei tuoi personaggi potesse prendere vita e trascorrere una giornata con te, chi sceglieresti e cosa fareste insieme?
Bella domanda! Dovrei pensarci un po’. Forse il signor Alce. In fondo abbiamo diverse cose in comune. Anche a me piacciono lo strudel e il succo di mela! Ora che è autunno forse potremmo andare per funghi. Però spero che lui sappia riconoscere quelli commestibili, perché io non garantisco!
Il signor Alce (Kite Edizioni)
Ringraziamo Davide e vi invitiamo a seguirlo visitando:
il sito ufficiale: http://www.davidecali.com
la pagina Instagram: https://www.instagram.com/davidecali_mrblond