Gli animali della foresta tornavano da una lunga camminata per raccogliere funghi.
Erano molto stanchi ma tutti felici… tutti tranne il topino della foresta.
La danza del topino della foresta, scritto oltre trent’anni fa da Pirkko-Liisa Surojegin, è una gemma della letteratura finlandese, firmata da un’autrice e illustratrice amatissima per la sua capacità di dar vita alla natura e ai suoi abitanti con un tratto delicato e poetico.
Questo albo ci invita a immergerci nel cuore della foresta nordica, dove il canto del vento tra i rami e il fruscio delle foglie creano un’atmosfera incantata. Qui, tra piccoli animali e storie intrecciate, scopriamo che anche un minuscolo topino, apparentemente privo di valore, può danzare con grazia e rivelare talenti sorprendenti.
Grazie a Iperborea, il libro è ora accessibile anche al pubblico italiano, con il supporto di FILI (Finnish Literature Exchange), che da sempre si impegna a far conoscere al mondo la bellezza della letteratura finlandese tradotta.
È arrivato l’autunno, la stagione in cui la foresta si riempie di odori intensi e colori caldi. Gli animali del bosco, l’orso, il lupo, il tasso, la volpe, lo scoiattolo e il topolino, hanno trascorso l’intera giornata a raccogliere funghi, i loro cesti sono stracolmi del bottino della natura. Tornano a casa stanchi, con il passo lento ma il cuore allegro, pronti a festeggiare con una grande cena a base di zuppa di funghi.
E non è il grande orso a portare il cesto più pesante, bensì la volpe e il tasso. Lui, l’enorme orso, stringe tra le zampe un cestino minuscolo, perché sul bordo è seduto il topolino, con il musetto abbattuto.
Anche il lupo, sfinito, cammina con la lingua penzoloni e trasporta la lepre che, esausta, si è addormentata sulle sue spalle. Tutti sembrano felici, tranne il piccolo topo.
“«Fatemi scendere», disse.
«Non vieni alla festa?» gli chiese l’orso, meravigliato.
«Non m’interessa.»
Allora l’orso appoggiò delicatamente il piccolo cesto a terra.
Con un lungo sospiro il topino scivolò giù e si lasciò cadere nell’erba.”
Fin dal mattino, il topino non è riuscito a trovare neanche un fungo: è il più piccolo di tutti e, per quanto si sia impegnato, sente di non aver dato il proprio contributo. Questo lo fa sentire inutile, tanto da voler rinunciare alla festa e alla gustosa zuppa per restare da solo.
“«Cerca di tirarti su. Magari ci raggiungi più tardi, ci sarà abbastanza zuppa per tutti.»”
Il bosco, così immenso, gli sembra improvvisamente ostile: le foglie cadute scricchiolano sotto le sue zampette, i funghi sono viscidi e dall’odore pungente, e l’ombra degli alberi lo fa sentire minuscolo. Mentre si allontana dagli amici, un vento gentile solleva le foglie in una danza leggera. I movimenti fluttuanti lo incuriosiscono, e d’istinto il topolino comincia a imitarli: piroette, salti e giravolte lo rendono sempre più agile, quasi senza peso. Mentre balla, il malumore svanisce, lasciando spazio a una gioia contagiosa.
“Le foglie continuavano a piovergli addosso e il topino cominciò ad animarsi. Saltava e rimbalzava come in una danza.”
Proprio allora inciampa in qualcosa: è la lepre, tornata indietro per chiamarlo. Era rimasta incantata nel vederlo ballare, e con entusiasmo gli dice quanto sia straordinario. Il topolino si sente finalmente apprezzato e decide di tornare alla festa. Al banchetto, tra una ciotola di zuppa e l’altra, la lepre proclama con enfasi che il piccolo topo è un ballerino eccezionale. Gli amici, entusiasti, si alzano goffamente per imitarlo, ridendo e applaudendo, uniti nella gioia di averlo lì con loro.
“«Non ho mai visto una danza più bella in vita mia!»
Annunciò la lepre non appena raggiunsero la radura.
«Il topino è un ballerino strepitoso!»
“… presto la radura si riempì di animali danzanti.”
La festa si trasforma in una danza collettiva, un tributo al loro amico che, con il suo talento inaspettato, ha reso quella serata ancora più speciale.
La danza del topino della foresta è una storia che celebra l’amicizia e la condivisione con una semplicità toccante. Gli animali della foresta dimostrano una comprensione profonda: accolgono il comportamento del piccolo topo, che a prima vista potrebbe sembrare un capriccio, con pazienza e gentilezza. Lo lasciano libero di ritrovare se stesso e di scoprire il proprio valore, per poi tornare a condividere con loro la gioia di stare insieme. È un gesto d’amore puro, un dono raro che spesso manca nel mondo degli esseri umani.
Questa storia si rivolge ai lettori di ogni età, incoraggiandoli a credere nelle proprie capacità, a scoprire i propri talenti e a trovare soddisfazione e consapevolezza di sé. È un messaggio di speranza e di fiducia che accompagna con dolcezza i più piccoli, ma anche i grandi, in un viaggio di crescita interiore.
Le illustrazioni, dettagliate e ricche di atmosfera, immergono il lettore in una foresta accogliente, quasi magica, dove tutto sembra possibile. Tra alberi e foglie che danzano al vento, ci si può rilassare e lasciarsi cullare, come in un sogno lieve e meraviglioso che si contrappone alla frenesia della vita quotidiana.
Gli animali, con i loro gesti antropomorfizzati, emanano gentilezza e armonia, mostrando quanto sia bello e importante stare bene insieme. L’ultima illustrazione, a doppia pagina, è straordinaria: gli animali, sazi e sereni, si abbandonano al riposo con le mani poggiate sulle pance piene, un’immagine di totale appagamento e quiete.
Non poteva esserci finale migliore per questa storia fatta di gesti buoni, rispettosi e amorevoli, gesti di cui anche noi, nella nostra vita, abbiamo un immenso bisogno.
Titolo: La danza del topino della foresta
Autori: Pirkko-Liisa Surojegin (testi ed illustrazioni) – Cristina Casaburi (traduzione)
Editore: Iperborea – Collana I miniborei – sito internet: https://iperborea.com/
https://www.facebook.com/IperboreaCasaEditrice – https://www.instagram.com/iperborea/
Categoria: Albi illustrati
Età consigliata: Dai 3 anni