Le persone capiscono soltanto se il motore dell’auto borbotta o il televisore ronza, ma quello che gli uccelli cantano e i fiori sussurrano, invece, non riescono a sentirlo.

Autrice di questo bellissimo albo, considerato un vero capolavoro, è Gerda Maria Scheidl, nata nel 1913, nel nord della Germania. Gerda Maria ha scritto numerose opere teatrali dedicate ai bambini, ha diretto un teatro pensato proprio per loro e ha lavorato anche per la televisione e la radio. Insomma, è stata un’artista davvero poliedrica, capace di esprimersi in tanti modi diversi.
L’illustratrice, invece, è Bernadette Watts, nata in Inghilterra nel 1942. Ha studiato illustrazione e arte, e dal 1968 ha iniziato a lavorare come illustratrice freelance. Oggi, a 81 anni, continua ancora a creare, ispirandosi soprattutto alla natura che tanto ama osservare.
La storia di cui voglio raccontarvi venne pubblicata per la prima volta in Svizzera nel 1985 ed è arrivata finalmente in Italia nel 2024, grazie a Storiedichi Edizioni.
L’autrice non ci presenta un giardiniere qualunque, ma il piccolo giardiniere: un personaggio speciale, unico, dolce e profondamente umano.
“Il piccolo giardiniere conosce il linguaggio dei fiori, degli uccelli e dei piccoli animali. C’è qualcun altro che lo conosce? No”
A differenza delle altre persone, lui sapeva ascoltare il canto degli uccelli e il sussurro dei fiori.
Il suo mondo era semplice ma meraviglioso: un giardino non molto grande da curare con amore, una casetta accogliente, una panchina sotto un cespuglio di sambuco in fiore, dove fermarsi a riposare, gustare una merenda o fumare la pipa. Attorno a lui, fiori nati spontaneamente e tantissimi piccoli animali.

Quel giardino poteva sembrare disordinato ad uno sguardo superficiale, ma in realtà ogni pianta cresceva libera, seguendo i suoi ritmi, in perfetta armonia con la natura.
“Nel giardino fiorivano rose selvatiche, margherite e campanule. Non aveva un tappeto erboso da rasare, ma in compenso aveva un meraviglioso prato, completamente ricoperto da trifoglio rosso e bianco, dente di leone e margheritine.”
Il giardino era separato da un muro di mattoni da quello del vicino: un uomo baffuto che teneva la sua erba perfettamente rasata e coltivava fiori bellissimi con estrema precisione.

Un giorno, il piccolo giardiniere sbirciò oltre il muro e rimase incantato dalla bellezza di quei fiori. Tornato dai suoi amici, raccontò loro di quello splendore.
Purtroppo, non tutti i fiori del suo prato reagirono con gioia.
La piccola margheritina, ad esempio, cominciò a sentirsi a disagio.
“La margheritina, però, non gradiva più stare dal piccolo giardiniere. Voleva andarsene. «Voglio fiorire tra le rose e i gigli, non qui in mezzo alle erbacce.»”
Forse la margheritina desiderava una vita diversa, una vita che la facesse sentire importante.
I fiori del prato si rattristarono, proprio come il piccolo giardiniere, che soffriva nel sapere che la sua amica non voleva più restare.
Eppure, desiderava che lei fosse felice. Così, quando calò la notte, con dolcezza la sradicò, scavalcò il muro e la piantò in mezzo al prato del vicino, dove avrebbe potuto godere del sole e dell’ammirazione degli altri fiori.
Poi tornò nel suo giardino.

Il piccolo giardiniere si sentiva molto triste. Non riusciva a trovare pace, nonostante il suo cuore fosse grande e generoso.
“«Non essere triste!» urlò l’usignolo dal suo nido nel cespuglio di sambuco.
«Ti canterò la mia canzone più bella.»”
L’usignolo iniziò a cantare per lui, e la sua musica riempì l’aria di dolcezza, fino a farlo addormentare.
La mattina seguente, la margheritina si sentiva intimidita. In mezzo a quei fiori bellissimi, ma freddi e superbi, si scopriva sola e trascurata.
Per lei, che era cresciuta tra fiori di campo e piante spontanee, quel prato perfetto era sì elegante, ma povero di amore.
Quando l’uomo baffuto la vide, la strappò con disprezzo e la gettò tra i rifiuti del compostaggio, come fosse solo un’erbaccia.
Sembrava la fine della sua storia. Ma per fortuna no!
Una farfalla, che aveva visto tutto, volò a raccontare l’accaduto al piccolo giardiniere e ai suoi amici fiori.
Con l’aiuto dell’usignolo, la margheritina venne salvata e riportata nel suo vero giardino.

La serenità tornò, e l’usignolo cantò ancora una volta la sua ninna nanna più bella.
Quando ho letto Il piccolo giardiniere, pensavo di trovare la storia di un bambino. Invece, il protagonista è una persona anziana.
Mi sono chiesta: perché l’autrice lo ha chiamato “piccolo”?
Forse per raccontarci di una persona semplice, modesta, dal cuore tenero e buono, come quello di un bambino, un personaggio decisamente poetico e affascinante.
Il comportamento del piccolo giardiniere somiglia molto a quello di un padre o di una madre: guida e sostiene senza imporre nulla, lascia liberi, e quando serve, è pronto ad accogliere anche chi sbaglia.

Le splendide immagini di Bernadette donano al libro una magia unica. I colori a pastello, la cura per ogni dettaglio, l’amore con cui viene rappresentata la natura creano un’atmosfera incantata, capace di rapire chi legge.
Sono rimasta a lungo a osservare questa illustrazione, sentendomi commossa. Il cielo notturno, con le sue piccole stelle luminose, non è scuro, ma argentato, e lascia intravedere ogni fiore del prato, come illuminato dalla luna.
Il piccolo giardiniere, un po’ curvo, con il cappello in testa anche di notte, trasmette un senso di solitudine e malinconia.
Mi è sembrato di vedere, invisibile ma presente, quel muro che lo separava dalla margheritina.

Tutti gli animaletti del giardino, i ricci, i coniglietti, gli uccellini, la ranocchia, il gattino, sembrano aspettarlo in silenzio, sperando che trovi la forza di superare il dolore.
Questa storia delicata e toccante celebra l’amore e il rispetto per la natura e ci insegna che dobbiamo valorizzare ogni cosa, anche la più semplice.
Ci aiuta a capire che non bisogna desiderare quello che non ci appartiene, ma amare quello che siamo e il mondo che ci circonda.
Con una prosa limpida e immagini meravigliose, questo libro riesce a parlare al cuore di grandi e piccoli, lasciando una sensazione di pace e calore.
Lo consiglio a tutti, non solo ai bambini perché ci fa riflettere sulle cose più vere e importanti.
Titolo: Il piccolo giardiniere
Autori: Gerda Marie Scheidl (testi) – Bernadette Watts (illustrazioni)
Editore: Storiedichi Edizioni – sito internet: https://storiedichiedizioni.it/
https://www.facebook.com/Storiedichi.Edizioni – https://www.instagram.com/storiedichi_edizioni/
Anno di pubblicazione: 2024
Categoria: Albi illustrati
Età consigliata: Dai 4 anni