Charlotte Salomon

I colori dell’anima

“Solo chi sa osare può vincere, solo chi sa osare può iniziare”.


Accademia D’Arte di Berlino

A volte certi libri ti colgono di sorpresa, li valuti con uno sguardo veloce alla copertina e ti fai un’idea che poi scopri con piacere non corrispondere alla realtà.

Le biografie possono risultare descrittive e l’aspetto storiografico rischia di renderle poco attrattive ma non è proprio il caso di questa graphic novel edita da BeccoGiallo nel 2021.

Charlotte Salomon è una giovane pittrice vissuta nel periodo nazista, scomparsa a soli 26 anni nei campi di concentramento. Nasce il 16 aprile 1917 da una famiglia ebrea benestante; il padre è medico chirurgo, la madre è infermiera.

Nella sua breve vita, purtroppo, vede avvicendarsi eventi drammatici ma anche inattese svolte del destino, che affronta con passione e volontà.

La madre si suicida lanciandosi da una finestra quando Charlotte ha solo nove anni e di questo fatto ne rimane all’oscuro per molto tempo. È suo nonno a svelarle la verità, rivelando che altre quattro donne della famiglia hanno avuto lo stesso destino. Nonostante ciò la ragazza riesce sempre a risollevarsi con grande determinazione: ciò che sente dentro se stessa è ancora più forte delle conseguenze successive alla scoperta.

Vive in prima persona la violenza del nazismo e delle persecuzioni cercando rifugio dai nonni materni in Francia.


Charlotte Salomon con i nonni

In questi momenti di profondo dolore e depressione, la forza della sua giovinezza le permette di affrontare gli eventi fino in fondo e di esprimere se stessa attraverso il disegno.

Charlotte comincia a dipingere con un’energia inesauribile, tra il 1940 ed il 1942 sviluppa una serie di 769 dipinti: un’opera completa che unisce teatro, pittura e musica, intitolata “Vita? o Teatro?” nella quale riporta la sua drammatica esperienza di vita.

Le gouache di Charlotte sono state ritrovate solo nel 1961 e mostrano l’influenza del cinema e della fotografia nella loro struttura e composizione; per questo ad oggi è considerata la prima creatrice di graphic novel. Le sue opere, esposte in diverse mostre di recente, vibrano di colori e di spontaneità e a me hanno ricordato Chagall e Ligabue.


Charlotte Salomon Autoritratto, 1940

In questa pubblicazione di BeccoGiallo, la sceneggiatrice Ilaria Ferramosca riesce a raccontare con grande semplicità ed efficacia i sentimenti della protagonista. Il testo non è mai troppo didascalico ma anzi, poche parole funzionano meglio di lunghe spiegazioni.

I disegni di Gian Marco De Francesco ricordano i cartoni animati che hanno accompagnato l’adolescenza di molti della nostra generazione degli anni ‘70, ogni personaggio è immediatamente riconoscibile, le rappresentazioni grafiche sono realistiche, sicuramente appropriate per lettori adolescenti.

Molto interessante la tecnica di rappresentare nella stessa illustrazione momenti cronologicamente successivi, con il medesimo personaggio disegnato in fasi di movimento diverse.

Un testo d’ispirazione, non solo in riferimento al contesto storico delle deportazioni che hanno segnato l’occidente, ma soprattutto per la capacità di trascinare il lettore dentro i sentimenti di una ragazza che vive con tutta se stessa la famiglia, gli amori, e la sua arte.

Una vicenda che da un lato è commovente e tragica per il contesto storico e per le vicissitudini familiari che travolsero la giovane pittrice sin da bambina, e che dall’altro ribolle di coraggio e di forza, di fiera determinazione, nel tentativo disperato di aggrapparsi alla vita e di sconfiggere il destino attraverso l’arte e l’amore”.

dalla prefazione di Claudia Bourdin
Presidente di RectoVerso – Associazione Europea di Arte, Storia e Memoria dedicata a Charlotte Salomon


Titolo: Charlotte Salomon. I colori dell’anima

Autori: Ilaria Ferramosca (sceneggiatura) – Gian Marco De Francisco (disegni)

Editore: BeccoGiallo- sito internet: https://www.beccogiallo.it/

Anno di pubblicazione: 2021

Categoria: Graphic novel

Età consigliata: Dai 13 anni


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