Irene la coraggiosa


«Vai… a casaaaaaa» scandì il vento. Irene si domandò se non fosse meglio dargli retta.
Ma decise di no! Non avrebbe ceduto: doveva consegnare l’abito alla duchessa!


Nel vasto e incantato mondo dei libri per bambini, William Steig si erge come un vero mago dell’immaginazione, ammirato per la sua originalità e per la straordinaria capacità di trasformare ogni tratto d’inchiostro in un’emozione senza tempo. Con passione e audacia, ha saputo intrecciare arte e scrittura, evolvendosi dalle raffinate illustrazioni per riviste a racconti epici per ragazzi, lasciando un segno indelebile nei cuori di chiunque si lasci trasportare dalle sue fiabe.

Il suo albo Brave Irene, pubblicato per la prima volta nel 1986, fu scelto dal New York Times come “Miglior albo illustrato”. Qui in Italia, ringraziamo l’editore Rizzoli, che ha saputo accogliere e valorizzare tante opere di questo straordinario artista. Nel 2017 pubblica la meravigliosa storia di Irene la coraggiosa, una bambina dalla determinazione incrollabile, pronta a sfidare ogni ostacolo per aiutare la sua mamma e che si conquista così, un posto come Finalista al Premio Andersen 2018, miglior libro 6/9 anni.

C’era una volta… Così potrebbe cominciare questo libro, intriso della magia delle antiche fiabe, con tutte le sue avventure, disavventure e quell’immancabile lieto fine che scalda il cuore. Protagonista è la piccola Irene, una bimba dal coraggio smisurato, che si lancia in un viaggio tormentoso verso un palazzo lontano per consegnare un abito da ballo alla duchessa, destinato a far incantare la festa di quella sera. La signora Rocchetto, madre affettuosa e brava sarta del paese, aveva messo tutto il suo impegno nel realizzare quel vestito, nonostante la stanchezza e un terribile mal di testa. Con fatica aveva completato l’opera, ma il suo malessere e la febbre le impediva di portarlo a termine personalmente.

Quell’abito, frutto di giorni di tagli, misure, spilli e punti, rappresentava il sacrificio e l’amore di una madre; sarebbe stato davvero un peccato non poterlo recapitare! Con un cuore pieno di ardente determinazione, Irene si prodiga per curare la mamma e, con coraggio, la convince a lasciarla partire verso il palazzo della duchessa, sfidando il freddo pungente e la neve che iniziava a cadere a fiotti. Con cura, la piccola estrae il prezioso abito dal manichino, lo ripiega con amore e lo ripone in una robusta scatola affinché non si stropicci. Dopo essersi vestita in modo adeguato, bacia teneramente la mamma e, seguendo le sue raccomandazioni, esce di casa, pronta a scrivere il suo destino.

Irene, sicura della sua missione e priva di ogni esitazione, sa nel profondo che quel vestito deve essere consegnato in tempo. Così, da sola, si avventura a piedi tra la neve che cade sempre più copiosa, decisa a portare a compimento la sua impresa eroica.

Il vento, gelido e implacabile, sembrava trasformarsi in un folletto dispettoso, sussurrando a Irene di tornare a casa, come se volesse mettere alla prova il suo spirito avventuroso.

Nonostante le innumerevoli difficoltà, la piccola prosegue il suo cammino, stringendo come un tesoro la grossa scatola. Ma il vento, capriccioso e birichino, si scatena con grande violenza.

Sembrava davvero che il vento avesse deciso di sfidare la bambina, ingaggiando una lotta imperterrita. Con ostinazione, riesce a portare via il coperchio della scatola e, con un capriccio della natura, fa piroettare l’abito nella neve fresca, facendolo svanire nel bianco della collina.

Quel prezioso abito, simbolo del duro lavoro e dell’amore materno, era svanito nel nulla. Al pensiero di tanto sacrificio vanificato, Irene non può trattenere le lacrime. Con il cuore spezzato ma lo spirito indomito, raccoglie la scatola e, nonostante una caduta che le procura una dolorosa storta alla caviglia, decide di proseguire il suo viaggio verso il palazzo della duchessa per spiegare l’accaduto.

Ormai la neve le arrivava al ginocchio, ma la nostra eroina non si arrende. Con coraggio e caparbietà, affronta il gelo e la furia della bufera, lottando contro quel vento dispettoso mentre stringeva gelosamente il pacco ormai vuoto. Improvvisamente, in lontananza, una luce soffusa si fa strada attraverso la tempesta: era la villa della duchessa, un faro di speranza che le dona la forza per andare avanti.

Alla fine, anche il vento sembra cedere, quasi commosso dalla determinazione della piccola, e le fa ritrovare l’abito. Un po’ stropicciato, ma ancora integro, esso era appeso ad un albero nel rigoglioso giardino della villa, come se si rifiutasse di volare via, in attesa della piccola eroina.

Una storia così avvincente e piena di colpi di scena, capace di tenere i lettori col fiato sospeso, doveva per forza culminare in un lieto fine da favola!

Con delicatezza, Irene ripiega l’abito e lo rimette nella scatola, bussando velocemente alla grande porta del palazzo, accompagnata dal pesante batacchio che annunciava il suo arrivo.

Come nelle migliori fiabe, l’eroina viene accolta tra applausi e sguardi meravigliati: era riuscita, tutta sola, ad attraversare il colle e a domare quella terribile tempesta di vento e neve!

Il mattino seguente, la mamma di Irene si sveglia e, con crescente preoccupazione, si accorge che la piccola non era rientrata la sera precedente. Agitata, si affretta a indossare il cappotto e ad aprire la porta per andarla a cercare, quando, davanti ai suoi occhi increduli, appare una lussuosa slitta trainata da due possenti cavalli e guidata da due lacchè, proprio come nelle più magiche favole. Chi poteva essere il terzo passeggero che viaggiava su quella slitta? A voi scoprirlo!

Le illustrazioni, vivaci e suggestive, ricordano le vignette di un fumetto, disegnate con tratti rapidi e discontinui che catturano in un istante le emozioni più profonde. Come notato in Children’s Books and Their Creators, “le illustrazioni di Steig sono immediatamente riconoscibili, poiché utilizza uno stile coerente che prevede una linea nera abbozzata abbastanza spessa con acquarello aggiunto liberamente, includendo strisce, pois e motivi floreali negli abiti dei suoi personaggi e sullo sfondo.”

Questi disegni esprimono perfettamente gli stati d’animo della protagonista: la sua tenacia, la sua caparbietà, i momenti di scoraggiamento e la forza di volontà che la spingono sempre avanti.

È una storia tenerissima, in cui il coraggio e l’incomparabile affetto per la mamma si fondono per superare ogni paura e incertezza. Il coraggio di Irene diventa così un faro di ispirazione per i bambini, insegnando loro a non cedere di fronte alle prime difficoltà e a non cedere al temuto “non ce la faccio”. E noi adulti, seguendo il suo esempio, possiamo imparare a non lamentarci e a riscoprire il nostro spirito combattivo nei momenti di difficoltà.



Nel vasto mondo dei libri per bambini, William Steig è un vero mago dell’immaginazione: dalle raffinate illustrazioni per riviste alle storie epiche per ragazzi, ha lasciato un segno indelebile nel panorama della letteratura per l’infanzia. Oltre a questo libro, è autore ed illustratore di tantissimi altri capolavori tra i quali Silvestro e il sassolino magico (Rizzoli 2017) che gli valse la prestigiosa Caldecott Medal e Shrek! (Rizzoli 2016), una fiaba così irriverente da ispirare Steven Spielberg a dar vita, nel 2001, al film di successo della DreamWorks.
Scopriamo insieme la sua vita, la sua carriera e le curiosità che rendono il suo lavoro ancora oggi così amato leggendo l’articolo: https://sunflowersroad.com/william-steig-limmaginazione-che-ha-colorato-linfanzia-di-generazioni/


Titolo: Irene la coraggiosa
Autore: William Steig (testi e illustrazioni)
Editore: Rizzoli – sito internet: https://www.rizzolilibri.it/
https://www.facebook.com/RizzoliLibrihttps://www.instagram.com/rizzolilibri/
Anno di pubblicazione: 2017
Categoria: Albi illustrati
Età consigliata: Dai 6 anni


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